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9 febbraio 2018

Recensione Mario Aliprandi alla mia silloge "Ogni giorno è un nuovo sole"

Ricevo oggi dall'amico poeta e artista fotografo Aliprandi Mario questa recensione sulla mia silloge "Ogni giorno è un nuovo sole" - Ringrazio moltissimo Mario per questo regalo


Mentre leggevo il libro di Carla mi è tornato in mente un pensiero che le avevo scritto in occasione di una sua mostra online e che recitava (lo riporto a memoria) più o meno così: “Carla è capace di scrivere con il pennello e dipingere con la penna”. Sarà per l’impaginazione, che vede appunto, l’alternarsi di versi e colore, sarà per una mia curiosità che mi porto dietro da sempre: sono le immagini che ad un certo punto si fanno parola o accade il contrario? Sta di fatto che in questo libro ho ritrovato le stesse suggestioni di allora. Cosi, mi chiedo se le emozioni si presentano nella mente di Carla sotto forma di luce/colore o di parola, se ciò avviene in modo automatico o se sia lei a veicolarle nella direzione che l’estro del momento le suggerisce. Poi, mai come in questo lavoro ho trovato tante sinergie fra questi due strumenti con cui ella si racconta. I suoi quadri raccontano del suo lago, della terra da cui trae le origini, le radici, l’infanzia. I colori, a volte violenti, decisi, si alternano a tinte più tenue, pastello, che ci rivelano, probabilmente, il suo umore, le emozioni di un attimo. Poi, la penna si sovrappone al pennello, continuando il suo lavoro descrittivo. Tra le sue righe, che si parli di emozioni intime, di affetti che sono sì ricordo, ma anche, ed ancora, sentimenti vivi, presenti, perenni, ci vengono descritti con l’alternarsi delle stagioni: le nuvole, le nebbie, lo scorrere dell’acqua (metafora del tempo che scorre?), la neve, un fiore o un alito di vento. Leggendo Carla a volte sembra di leggere, se non fosse per la metrica diversa, degli haiku messi in fila, in cui appunto, la luce di un istante, viene a fare da contrappunto alle sue emozioni interiori. Ma ecco che giro la pagina e le nebbie, le nuvole, la neve, l’acqua del suo fiume, il vento, da parola si fanno di nuovo colore, di nuovo tavolozza. Il dubbio è destinato a rimanere tale ma, supportato da una certezza, Carla ancora una volta, con questa sua opera, ha dimostrato di essere padrona eccellente di entrambe le tecniche con cui si esprime. Siccome poi io li amo entrambi, è stata una ulteriore piacevole sorpresa trovare tra le pagine, sia Bukowski con le sue folli deliranti allegorie, sia Gramellini con i suoi versi che raccontano di amori più sussurrati, ma non per questo meno intensi. Non ho la preparazione per esprimere giudizi professionali sulle sue opere di pittura, ma lei sa bene quanto apprezzi alcuni suoi lavori. Non che sia più preparato per esprimere un giudizio mirato sui suoi scritti, ma ne trovo alcuni davvero belli… Charles Caleb Colton diceva che: “L’imitazione è la più sincera forma di ammirazione” così, solo per citarne alcuni, se ripenso a: “I ricordi di allora”; “Un giorno di festa”; “Dialogo lento”; “Amore segreto”; “L’amore”, nella versione di pag. 66 e ad alcune frasi delle pagg. 86-87 ecco, se ciò può servire come sintesi, riflettendo sulla citazione riportata poc’anzi, posso affermare, senza ombra di piaggeria, che alcuni di questi versi avrei voluto scriverli io.
Con sincero affetto
9 febbraio 2018 

Mario