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19 marzo 2012

Il museo a cielo aperto : Il Monumentale di Milano

Sembrerà strano, ma uno dei miei piccoli desideri una volta raggiunta l'età pensionabile, era quello di visitare IL MONUMENTALE, il cimitero di Milano, luogo di sepoltura di illustri personaggi e di figure emblematiche della  città di Milano.
Ai tempi, essere sepolti al Monumentale significava aver raggiunto un stabilità economica e un alto status sociale, oggi vengono sepolte illustre figure che hanno dato impronta alla città di Milano. Non cito nessuno per non  far  torto ad alcuno....
Giovedì' scorso, complice un'agenzia del posto che ha organizzato l'escursione ed accompagnata da un bellissimo sole di primavera, mi sono immersa in questo ampio spazio, denso di sculture, lapidi, cappelle. Stili che si susseguono e che si affiancano in totale libertà di espressione e di misticismo. 
Davvero uno  straordinario Museo a Cielo Aperto, è questa la a definizione che è stata assegnata a questo luogo di sepoltura,  luogo  di preghiera per ricordare  i propri cari, ma per coloro in visita, come la sottoscritta un riempimento di meraviglie, di storia e di conoscenza. 
Come si giunge sull'enorme piazzale si presenta la costruzione imponente del FAMEDIO 
che è la costruzione emergente  nel complesso del cimitero, dedicato alla memoria degli uomini illustri  più insigni di Milano 



Mosaico all'entrata  del Famedio 

 all'interno del Famedio - tomba di Carlo Catteneo 
 tomba di Alessandro Manzoni 
La cupola all'interno del Famedio 
 L'ossario 

 La torre di Babele 
 Il tempio crematorio 
I forni

/foto di Carla Colombo/ 

L'argomento sembra un poco macabro, ma credo sia invece una visita che vale senz'altro la pena di approfondire. Il prossimo post sarà dedicato ad alcune tombe di illustri ed a statue di bravi scultori.
Se gradite approfondire : 
1866: un nuovo cimitero per la città di Milano 

Le origini del Monumentale risalgono al 1838 quando il municipio di Milano bandì un concorso per il progetto di un nuovo cimitero che raggruppasse in un unico luogo le sepolture distribuite in sei camposanti periferici. L'idea era di predisporre uno spazio decoroso e modernamente attrezzato per accogliere i segni funebri della memoria individuale e collettiva, considerandolo un preciso dovere nei confronti della cittadinanza. 

L'iniziativa tuttavia non ebbe esito concreto e fu solo con l'Unità nazionale che il municipio varò, nel 1860, tra i primi atti della nuova amministrazione, un ulteriore concorso per il cimitero; tre anni dopo il progetto dell'architetto Carlo Maciachini (1818-1899) fu definitivamente proclamato vincitore. 

La sua proposta fu apprezzata per la particolare distribuzione planimetrica che raggruppava sul fronte le principali strutture architettoniche, disponendole come in una gran corte d'onore affacciata sulla città. Fulcro dell'insieme è il Famedio da cui si dipartono le ali porticate che lasciano trasparire il paesaggio retrostante del cimitero. 

Esteso per circa 180.000 mq (oggi più di 250.000), il Monumentale (realizzato con alcune varianti rispetto al concorso del 1863) si organizza in base all'incrocio ortogonale di due assi principali e numerosi assi secondari che lo percorrono in lunghezza e in larghezza. Essi creano una maglia entro cui si distinguono: le gallerie e le arcate all'ingresso, i "Riparti" distribuiti su tutta l'area, le zone rialzate ai lati, la "Necropoli" centrale a impianto ottagonale, le fasce perimetrali dette "Circondanti", i "Giardini cinerari" sul fondo (si veda la mappa alle pp. 30-31). 

Il cimitero è stato pensato per ospitare una grande varietà di monumenti funerari che corrisponde alla diversità del gusto, delle scelte artistiche e anche del credo religioso. Fin dalla fase di progetto il Monumentale ha infatti previsto due riparti per gli acattolici e gli israeliti, collocati, rispettivamente, a ovest e a est del fronte d'ingresso. Degno di nota è il linguaggio architettonico che abbandona i più consueti schemi neoclassici a favore di una composizione eclettica dove echi del romanico lombardo si accostano a richiami bizantini e a reminiscenze del gotico pisano, conciliando gli spunti di diversi stili e diverse epoche. La grandiosità dell'insieme, la cura per il dettaglio e l'efficacia delle soluzioni funzionali hanno reso il Monumentale un modello per l'architettura funeraria e una delle più note e apprezzate realizzazioni dell'eclettismo italiano. 
se gradite saperne ancora di più.. :