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15 novembre 2011

Complesso monumentale di Galliano

Qualche giorno fa  con l'associazione di volontariato IL GRAPPOLO  ho partecipato ad una gita presso una località a me vicina, a come spesso succede, si conoscono località distanti e poi si è carenti sulla conoscenza delle bellezze che ci circondano in zona.
In una splendida giornata di sole, abbiamo visitato il

COMPLESSO MONUMENTALE DI GALLIANO - CANTU'




che  comprende la basilica di San Vincenzo (qui sopra)  e il battistero di San Giovanni Battista situati in cima ad un colle presente nell'area urbana di Cantù.



Si tratta di uno dei più noti monumenti dell'arte romanica lombarda anche se appartiene al periodo altomedioevale. L'edificio, datato 1007, si pone come una delle prime testimonianze organiche del formarsi del nuovo stile romanico.

La costruzione della basilica 


Ariberto da Intimiano (raffigurato nell'abside) offerente il modello della chiesa
Nel X secolo si iniziò a ricostruire la Chiesa: a questo periodo risalgono le navate su cui Ariberto da Intimiano, intorno al 1000, fece innestare l'abside e la cripta. La Basilica fu riconsacrata da Ariberto, allora suddiacono e "custode" del sacro edificio (probabilmente ne era il proprietario per tradizione familiare). Una riprova sarebbero le epigrafi graffite sotto gli affreschi dell'abside che ricordano la morte del padre, del fratello e del nipote. Divenuta chiesa pievana e sede del Capitolo dei Canonici, per alcuni secoli la Basilica di S. Vincenzo godette particolare affetto tra i Canturini che donarono terreni ed altre proprietà: il lascito più antico risale al 1284.




Affreschi e pitture 

L'affresco del catino absidale è incorniciato da due fasce a riquadri con figurazioni animali e vegetali; presenta al centro una mandorla in cui campeggia la figura di Cristo in gesto oratorio, con un libro aperto alla propria sinistra. Un particolare raro è dato dal fatto che Cristo porta i sandali. Ai lati della mandorla, in basso, vi sono due figure anziane, Geremia ed Ezechiele, dietro le quali stanno rispettivamente gli arcangeli Michele e Gabriele. Alle loro spalle, due gruppi di folla. La zona inferiore dell'abside ospita, nei riquadri delimitati dalle tre finestre, un breve ciclo di storie di San Vincenzo. Da sinistra a destra sono raffigurati il santo davanti all'imperatore Daciano di Saragozza, il suo martirio e la leggenda della sepoltura. Nel quarto riquadro, diviso a metà dalla nicchia che ospitava l'Eucarestia, ci sono a sinistra la figura di san Adeodato e a destra la figura di Ariberto da Intimiano che offre a Dio la chiesa. La parte superiore di quest'ultima scena però si trova oggi presso la Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Sulle pareti della navata centrale, disposte su tre registri, sono raffigurate storie di Sansone e San Cristoforo (parete destra), di Adamo ed Eva e Santa Margherita (parete sinistra). Questi affreschi presentano una costruzione ricca di spunti iconografici particolari; ad esempio nel registro superiore della parete destra le storie di Adamo ed Eva seguono un andamento da destra verso sinistra, mentre in tutti gli altri registri è seguito un andamento opposto; inoltre l'iconografia secondo cui è rappresentato San Cristoforo è del tipo orientale, in cui il santo compare senza bambino. Il ciclo di Galliano appare come l'espressione più ricca della cultura figurativa altomedievale dell'Italia settentrionale e certamente la più aperta alle nuove tematiche artistiche. La sua complessità stilistica e iconografica conferma l'esistenza, in ambito lombardo, di una cultura multiforme, aperta a ricevere gli apporti più diversi, ma anche a fornire propri elementi al mondo circostante e a porre sintesi culturali nuove ed originali.

collage di affreschi fotografati all'interno della basilica  
foto di C.Colombo 
Interessante la descrizione riportata su http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_monumentale_di_Galliano