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27 marzo 2011

Spazio particolare : I° pensiero

Ho pensato di riservare totalmente la settimana entrante a tre amici che in questo periodo, per vari motivi, hanno incrociato il loro cammino artistico con il mio.
Il mio primo pensiero è dedicato all'amica Krilu' (Carla Castellani) di Ravenna della quale ho già avuto modo di scrivere ampiamente sulla Sua personale on-line  sul blog qui:
http://lavostraarte.blogspot.com/search/label/Carla%20Castellani%20%28Krilu%27%29

Non so se ricordate ma circa un mese fa postai una mia opera, un pochino particolare rispetto al mio solito modo di esternare pittura, un'opera che nacque così per caso, a seguito di una elaborazione di testa...e Krilù , vedendola qui sul blog , rimase  basita .
Infatti mi scrisse...più o meno queste parole ."Carla, sembra che questa opera sia nata proprio per accompagnare uno scritto che sto ultimando in questo periodo, Impressionante la combinazione di pensiero"
Siccome la cosa in passato era già successa con un'altra opera, capirete bene come questa coincidenza non fa altro che rafforzare la mia convizione che gli affetti a volte si intrecciano, si uniscono e non si sa perchè per quale alchimia alcuni pensieri, alcuni episodi succedono e non sono mai fini a se stessi.
Io credo fermamente a questa mia affermazione perchè ho avuto davvero tanti episodi di vita che mi hanno  fatto incontrare persone con le quali si è instaurato un feeling particolare, senza avere contatti particolari, tipo telefonate o continue mail, ma solo la certezza che comunque " ci siamo".
Col benestare di  Krilù, desidero proporVi lo scritto in questione, unitamente all'opera e lascio a Voi ogni riflessione

LA MASCHERA di Carla Castellani

Dallo specchio s'affaccia un bianco ovale. Non luci né ombre a marcarne i tratti, solo alcune chiazze più scure, attorno alle cui profondità costruire le geometrie di un volto.
Magda resta a lungo a fissare l'evanescente forma che emerge dallo specchio poi, con un sospiro profondo, allunga la mano scarna, segnata da cordoni di vene bluastre e da macchie brune tipiche dell'età senile, verso la valigetta di marocchino rosso. Un gesto abituale, compiuto migliaia di volte, nei camerini dei teatri più importanti. Perché Magda è stata una grande attrice drammatica ed ogni sera, davanti allo specchio fortemente illuminato in un qualunque camerino di un qualunque teatro, in una qualunque città, costruiva il suo personaggio, grazie al contenuto della sua fida valigetta.
In tutta la sua lunga carriera Magda non aveva mai affidato il suo volto a nessun truccatore. Dapprima, attricetta alle prime armi, aveva dovuto imparare, per motivi economici, a gestirsi da sola ed in seguito, quando giunta al successo avrebbe potuto permettersi i migliori visagisti, conosceva ormai così bene il suo volto e le sue potenzialità espressive, che solo di sé stessa si fidava. Così, ogni sera, al tocco delle sue abili e sapienti mani, sotto le luci crude che circondavano la specchiera, apparivano via via Giulietta, Ofelia, Desdemona, Cordelia, Lady Macbeth e tutte le altre figure femminili del suo vasto repertorio drammatico. Un poliedrico caleidoscopio di volti, in mezzo ai quali si fondeva e confondeva il suo volto reale. E si confondeva al punto che, quando al termine della recita Magda si affacciava alla ribalta per ringraziare il suo pubblico, non sapeva più se era davvero Magda, oppure Ofelia, Giulietta, Lady Macbeth, o qualunque altra eroina avesse interpretato in quell'occasione.
Le sue dita sottili, dalle aguzze unghie color carminio, frugano all'interno della valigetta, scegliendo con competenza fra matite e belletti ciò che le occorre per dare vita e colore all'informe macchia chiara affacciata allo specchio, perché il suo volto vero, così come la sua mente, si sono ormai definitivamente perduti nei meandri del tempo e nelle profondità degli specchi di migliaia di camerini dove, sera dopo sera, Magda, ha assunto le sembianze dei suoi personaggi.
Maschere alle quali, anche ora, ormai lontana dalle scene, non sa più rinunciare.

Racconto selezionato per la lettura pubblica
Concorso "Voci di Donna" - Un racconto in 30 righe 2011
Comune d Ravenna Circoscrizione di Piangipane

(OperA come un Pierrot)
tecnica mista su MDF dim. cm. 30x40 - 2011

Il sito di Krilu
sul quale potrete trovare tutta la Sua scrittura